lunedì 8 agosto 2011

Crociera sul Nilo, Egitto

Crociera sul Nilo, Egitto
In pochi luoghi al mondo così come in Egitto, una caratteristica geografica ha determinato tanto lo sviluppo di un popolo quanto le basi perché fiorisse una grande civiltà. Il Nilo non solo ha rappresentato la via più  rapida di comunicazione tra il mare e i territori dell'interno, ma è stato ed è tuttora fonte stessa di vita per gli abitanti della regione: Erodoto, il grande storico greco, non a caso chiamava l'Egitto "un dono del Nilo". Le crociere sul Nilo, il modo migliore e più rilassante per visitare il Paese, si svolgono per lo più nel tratto tra Luxor e Aswan. Qui il fiume è interrotto dalla grande diga che ha elevato il livello del fiume di circa 60 metri e ha dato origine ad un immenso bacino artificiale, il lago Nasser.

Egitto, Campo nel deserto

Egitto, Campo nel deserto, Campo nel deserto Egiziano

Un minimo di spirito d’adattamento consente di vivere un’esperienza magica sotto il cielo stellato del deserto. I siti dei campi sono luoghi unici per la loro attrattiva che permettono di vivere a contatto con il quanto di più bello possa offrire il deserto.

 Sia che si arrivi a montare il campo dopo un itinerario in jeep che dopo aver percorso il deserto su una carovana di cammelli, la notte si affronta in tende a due, sacco a pelo e materassino. Ma le difficoltà maggiori possono essere date dal vento e dalle temperature per le quali è necessaria un’adeguata attrezzatura.

Egitto, Villaggio di Pescatori in Egitto

Egitto, Villaggio di Pescatori in Egitto

La vera vita dei pescatori locali per il viaggiatore che vuole tornare ad apprezzare le cose genuine e vivere un’esperienza totale. Un agriturismo a Muzeina (Neweiba) in cui vengono cucinati piatti tipici della cucina beduina e dove ci si può unire ai pescatori ed accompagnarli nella pesca con le reti.

DOVE SI TROVA : Poco prima del porto di Nuweiba, a circa 140 km (2 ore) dall’aeroporto di Sharm El Sheikh.
SPIAGGIA :  È direttamente affacciato sulla spiaggia di ciottoli e ghiaia fine. Non è presente barriera corallina, pertanto l’accesso al mare è diretto.

RISTORAZIONE : ogni giorno vengono cucinati piatti tipici della cucina beduina (a base per lo più di carne, pesce fresco, verdure, frutta fresca) e semplici piatti della cucina italiana, a seconda della richiesta espressa quotidianamente da ciascuno degli ospiti. È possibile consumare la prima colazione e la cena (opzionale il pranzo) presso il piccolo e spartano ristorante, sui tavolini bassi (seduti su comodi tappeti e cuscini, nella tradizione beduina) o su normali tavoli. È in funzione anche un piccolo bar.
 CAMERE : 8 bungalow in legno e muratura, estremamente spartani, dotati di servizi privati con doccia, ventilatore a pale e aria condizionata, con piccolo spazio guardaroba.

 SERVIZI : Piccola saletta TV con ricezione di canali italiani. A pagamento: nella “Stanza del Sultano”, arredata con colorati tappeti e cuscini beduini, è possibile rilassarsi bevendo un tè aromatizzato e fumando la “shisha”.

ATTIVITÀ : Per chi non si accontenta di oziare con una buona lettura, o curando l’abbronzatura sulla spiaggia, è possibile unirsi ai pescatori del luogo per la pesca con le reti, o cimentarsi con la pesca d’altura alla traina ed al bolentino; imparare dalle ragazze beduine a cucinare sulla piastra il tipico pane arabo, o la danza del ventre. Inoltre, è possibile effettuare escursioni (a pagamento) alla scoperta dei più suggestivi angoli di terra e mare: il Canyon colorato, il Canyon Bianco, il Deserto Blu, il Monastero di S. Caterina.

Egitto, Diving centers in Egitto

Egitto, Diving centers in Egitto

Diving centers
Se la vostra passione è il mare con i suoi arcobaleni di colori, il Mar Rosso è la vostra meta.
 Numerosi diving centers offriranno a subacquei più o meno esperti attrezzature e consigli per le immersioni più belle e appassionanti.

In ogni caso, ricordate che bastano poche semplici regole per contribuire a conservare il mondo marino:

 -evitate di nuotare troppo vicino ai coralli, di toccarli e calpestarli;

 -non toccate alcuna specie animale né nutrite in alcun modo i pesci;

 -evitate di raccogliere coralli e conchiglie la cui esportazione, tra l’altro, è punita con pene molto severe;

 -in caso di escursioni guidate, seguite attentamente le indicazioni fornite dal personale specializzato.

Egitto, Alberghi e Villaggi in Egitto

Egitto, Alberghi e Villaggi in Egitto
Hotels

 In tutte le maggiori città del paese ed i luoghi di rilevante interesse turistico si possono trovare hotels delle migliori catene alberghiere che assicurano un ottimo rapporto qualità/prezzo. Cucina locale e internazionale e i servizi più richiesti accompagnati dalla cortesia e dalla squisita ospitalità egiziana.

 Villaggi turistici

Strutture internazionali in posizioni privilegiate, ma costruite con l’attenzione al paesaggio naturale. Buon livello di servizio, cucina internazionale, ambiente giovane e informale, programmi di animazione e proposte di escursioni nelle località più vicine.

Se viaggiate con i vostri bambini, ci sono villaggi attrezzati con strutture idonee, aree appositamente attrezzate e servizi di animazione adatti. Così la vacanza sarà tale per tutta la famiglia.

 Le destinazioni: Sharm El-Sheik, Marsa Alam, Hurghada e le nuove mete di Sahl Hasheesh, Soma Bay e Makadi.

I maggiori tour operator italiano offrono sistemazioni di qualità che garantiscono una vacanza sicura e dotata di ogni comfort:

Egitto, Turismo in Egitto


Turismo in Egitto

L’Egitto con le sue mille sfaccettature offre sempre al turista la sistemazione più adeguata. E così non si avranno difficoltà a trovare in tutto il paese hotels, villaggi turistici, diving centers, ma ci si potrà regalare anche una vacanza in un villaggio di pescatori o una notte in un campo nel deserto.

  Alberghi e Villaggi in Egitto
  Diving centers
  Villaggio di pescatori
  Campo nel deserto
  Crociera sul Nilo

Egitto, Voli aerei per l' Egitto


Egitto, Voli aerei per l' Egitto
L’ingresso nel territorio egiziano è consentito con carta d’identità valida per l’espatrio o passaporto. In entrambi i casi è richiesta una validità di almeno 3 mesi oltre la data di rientro stabilita. Se si viaggia con la carta d’identità occorre portare con sè anche una foto tessera dall’Italia in quanto non esistono macchine per le foto istantanee negli aeroporti egiziani.
 Il visto turistico è sempre richiesto e consente una permanenza massima di 28 giorni.

L’Egitto è raggiungibile in 4-5 ore di volo dalle principali città italiane con diverse compagnie aeree:
http://www.egyptair.com/Italian/Pages/Default.aspx
  Air Europe
  Air France
  Alitalia
  Air Egypt
  Emirates
  Eurofly
  Royal Dutch Airlines.
http://www.egyptair.com/Italian/Pages/Default.aspx

Egitto, Voli aerei per l' Egitto


Egitto, Voli aerei per l' Egitto
L’ingresso nel territorio egiziano è consentito con carta d’identità valida per l’espatrio o passaporto. In entrambi i casi è richiesta una validità di almeno 3 mesi oltre la data di rientro stabilita. Se si viaggia con la carta d’identità occorre portare con sè anche una foto tessera dall’Italia in quanto non esistono macchine per le foto istantanee negli aeroporti egiziani.
 Il visto turistico è sempre richiesto e consente una permanenza massima di 28 giorni.

L’Egitto è raggiungibile in 4-5 ore di volo dalle principali città italiane con diverse compagnie aeree:

  Air Europe
  Air France
  Alitalia
  Air Egypt
  Emirates
  Eurofly
  Royal Dutch Airlines.

La voglia d’Africa , Egitto

La voglia d’Africa , Egitto

L'Egitto e la voglia d’Africa

Assaporare il silenzio del deserto e i suoi tramonti mozzafiato. Dormire in una tenda sferzata dal vento e preparare pasti beduini su un fornello da campo. Partecipare alle battute di pesca dei pescatori. Cavalcare a dorso di splendidi cavalli arabi in una piccola laguna blu circondata da mangrovie……

In jeep 4x4 o a dorso di cammelli, una piccola carovana, sotto la scorta di una guida locale, vi porterà ad ammirare monasteri, oasi e canyon.

Ma potrete anche vivere a stretto contatto con la natura accompagnando nelle loro battute di pesca i pescatori beduini. O imparare a cucinare sulla piastra il pane arabo. E perché no?, imparare la danza del ventre dalle ragazze del luogo.

Uscite a cavallo all’alba e al tramonto nella Penisola del Sinai. Per vedere il sole nascere dal mare o scomparire dietro le montagne rocciose. O cavalcare sulle spiagge ancora libere da dove, se la giornata è limpida, si possono vedere le coste dell’Arabia Saudita. O attraversare il Parco Naturale di Naqb per arrivare alla laguna delle mangrovie e farsi catturare dal silenzio…

Il turismo terapeutico , Egitto

Il turismo terapeutico , Egitto

Il turismo terapeutico in Egitto
L’Egitto possiede uno degli ambienti terapeutici di maggior valore grazie alle sue risorse naturali – sorgenti sulfuree e minerali – e alla sabbia nera scoperta nella città di Safaga

Le cure termali:

-  Helwan a 30 chilometri da Il Cairo, circondato da magnifici giardini;
-  Oasi di Baharia: ricca di 400 sorgenti calde e fredde;
-   le terme di Beaulac a El Kharga: un’acqua ricca di minerali con ha grandi proprietà terapeutiche;
-   le sorgenti di Nasser provenienti da 3 differenti profondità convergono in un’unica grande piscina in cui l’acqua mantiene una temperatura costante tutto l’anno di 28 gradi Celsius;
-  Oasi di El Dakhla: le sorgenti si trovano a circa 3 chilometri da Mut, capitale dell’oasi;
-   i bagni di Pharoah nella baia di Suez a 250 chilometri da Il Cairo. Sorgenti calde che sgorgano dalla montagna e si raccolgono a formare un lago naturale;
-   i bagni Moses: una splendida oasi a 100 chilometri da Sharm el Sheikh cresciuta attorno a sorgenti d’acqua calda.
Le sabbiature:

-  la montagna di El Dakrror: montagna sacra per la popolazione locale;
-  Isola Elephantine;
-  Isola Isis: il trattamento effettuato con la sabbia nera, ricca di minerali e di alcuni materiali leggermente radioattivi e l’acqua salina del Mar Rosso è particolarmente indicato per la cura dei reumatismi;
-  Aswan;
-  il trattamento terapeutico naturale nubiano usato fin dall’antichità per migliorare la circolazione sanguigna e facilitare la guarigione dai dolori articolari;
-  Safaga: è uno dei migliori luoghi al mondo per il trattamento e la cura della psoriasi grazie al clima temperato e alla sabbia nera con una particolare concentrazione di 3 minerali radioattivi – Uranio, Torio e Potassio.

Il turismo religioso , Egitto

Il turismo religioso , Egitto

Turismo religioso in Egitto

Da GIOVANNI PAOLO II, CELEBRAZIONE DELLA PAROLA AL MONTE SINAI,
Monastero di Santa Caterina, 26 febbraio 2000
“ Carissimi Fratelli e Sorelle,…… Quanti sono giunti in questo luogo prima di noi! Qui il Popolo di Dio si è accampato (cfr Es 19, 2); qui il profeta Elia ha trovato rifugio in una caverna (cfr 1 Re 19, 9); qui il corpo della martire Caterina ha trovato il riposo eterno; qui schiere di pellegrini nel corso dei secoli hanno scalato quella che San Gregorio di Nissa definì la “montagna del desiderio” (Vita di Mosé, II, 232); qui generazioni di monaci hanno vegliato e pregato. Noi seguiamo umilmente le loro orme, sul “suolo santo” dove il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe ha ordinato a Mosé di liberare il suo popolo (cfr Es 3, 5-8).

Le Chiese: Hanging Church, la chiesa della Vergine Maria, Abou Seirga, Mar Girgris, Santa Mena, Santa Barbara, la Cattedrale di Abbasiya.

I monasteri: Sant’Antonio, Norton Valley, Anba Paula, El Anba Adra, Santa Caterina, Moharrah, Marmarina El Agayab.

Il turismo sportivo, Egitto

Il turismo sportivo, Egitto

Tremila chilometri di spiagge lungo il Mediterraneo ed il Mar Rosso: acque incontaminate, barriera corallina e rari pesci dagli splendidi colori.

Il Golfo di Akba, Safaga sul Golfo di Suez e le più famose Sharm el-Sheikh, Hurghada, Dahab, Ras Sidr, Mars Alam offrono lunghe spiagge sabbiose e centri specializzati per le immersioni ed il windsurf.

Egitto = paradiso dei golfisti. Diversi sono i campi da golf di fama mondiale, sia lungo le spiagge che nel deserto.

Le principali mete turistiche offrono inoltre, all’interno dei villaggi recentemente costruiti, campi da tennis, palestre, piscine, palestre.

Egitto, L'Egitto del turismo culturale

Egitto, L'Egitto del turismo culturale

Se quello che vi affascina è la storia millenaria di questo paese e della sua civiltà, non potete mancare la visita ai suoi siti archeologici o musei

I siti archeologici egiziani, romani e greci

Cairo, Giza: Sud Al-kafara, Aon, la piana delle Piramidi, Sakara e Dahshour.

Alessandria d’Egitto: El-aamoud Sawari, il teatro Romano, i Bagni Romani, la tomba Qum Saqofa.

Luxor: I templi di Karanak, Luxor, Happi, le Valli dei Re e delle Regine, Dir El medina, il museo di Luxor.

Aswan: Abu Simbel, le isole Philiea Island e Plants Island (El Nabatat Island).

Biliana: Abidous. Qina: il museo Nadra.

Menya: El Amarma. Beni Suef: l’area archeologica, Al- Ashmounin, Tunna el-Gabl .

Sinai: i dipinti rupresto di Almagara, Sarabit el khadem, la montagna di Mosé, la montagna Serbal. Fayoum: le piramidi Al-Lahoun e Hawara, l’obelisco Senosirt e la città di Madi.

Oasi El-Kharaga: il tempio Hipis, la tomba Elbagwat, il tempio El Queta, El Riyan Qasr , il tempio El Riyan, Qasr el Dine.

Oasi El-Dakhla: Mot, la tomba Bashandi, il villaggio Ballat, il monastero El Haggar, il villaggio islamico Qasr. Oasi Siwa: i templi Juibter Amun, ElGazina, Tanoboaat.

Oasi El Bahariya: con 268 sorgenti sulfuree e minerali.

Oasi Paris: il tempio Doush, l’oasi di ElFarafara, ElFarafara Qasr,Abou Manakara Qasr .

I monumenti copti

Chiese: Haging, la Vergine Maria, Abou Seirga, Mar Girgris, Santa Mena, Santa Barbara, la Cattedrale di Abbasiya.

Monasteri: Sant’Antonio, AnbaPaula, El Anba Adra, Santa Caterina a El Abyad, Moharrah, Marmarina El Agayabi.

I monumenti islamici

Moschee: Amr Ibn El-Aas, El-Hussein, Sayyida Zeinab, Al Shafai, Al-Azhar, Sultan Hassan, Ahmed Ibn Toulun,el Hakem Biamr Allah, Mohammad Ali, El Rifai, El Nour, El Mahamal Road Sinai.

Fortezze islamiche: Salah El Din, Katabi, El Akaba, El Goundi, El Tore, El Arish, Nubaia in Sinai.

I musei: il museo egizio, il museo d’arte islamica, El-Gawhara Qasr, Greek Qasr, ElManial Qasr, Mahmoud Mokhtar, Mohammed Mahmoudkhalil, il nuseo d’arte copta egizia, Mahmoud Saied ad Alessandria, il museo Maritimein ad Alessandria, il museo Aswan ad Aswan, il museo dell’agricoltura.

Egitto, Vacanze in Egitto

Egitto, Vacanze in Egitto
Se pensando all’Egitto si è sempre pensato solo alla sua storia millenaria o alla sua barriera corallina, si potrà restare stupiti nello scoprire quant’altro può offrire.


Una posizione geografica invidiabile - ponte d’unione fra Europa, Africa ed Asia - un clima che lo rende visitabile pressoché in ogni periodo dell’anno ed un’attenzione sempre più rivolta al benessere e al divertimento del turista, hanno reso l’Egitto una delle mete più attraenti del bacino del Mediterraneo.

L’offerta è così variegata da soddisfare ogni bisogno o curiosità…..la cultura, lo sport, la sacralità, il benessere, la voglia d’Africa ….. l’Egitto vale una vacanza!

Meteo Egitto, Il clima in Egitto , Egitto


Il clima in Egitto, Cosa mettere in valigia , La costa mediterranea:, Il Cairo, Le zone archeologiche, Le coste del Mar Rosso

Cosa mettere in valigia
Due sono i tipi di clima che caratterizzano l’Egitto: quello mediterraneo tipico della costa settentrionale e quello desertico nel resto del paese. Quando si decide di fare un viaggio in Egitto, occorre tenere presente che si potranno incontrare condizioni molto diverse:

La costa mediterranea:

l'inverno è mite e caratterizzato da piogge deboli o moderate. L'estate è caldo-afosa anche se mitigata dalle brezze marine. Nella zona del delta del Nilo l'umidità è sempre elevata. Perfetto il periodo che va da metà Maggio a metà Ottobre. Settembre in particolare è il mese migliore dal momento che il mare ha la temperatura più alta.

Il Cairo:

in estate le temperature sono più miti che nella zona desertica, ma l’umidità è maggiore anche se le precipitazioni sono molto scarse. In inverno, a causa dei venti settentrionali, possono esserci giornate molto fresche e nuvolose.

Le zone archeologiche:

il clima è desertico, con inverni miti e soleggiati e notti molto fresche o fredde. L’estate è torrida con temperature che di giorno possono raggiungere anche i 50° C. Meglio preferire il periodo che va da Novembre a Febbraio, anche se i mesi migliori in assoluto sono Novembre al nord (Il Cairo, El Giza) e Dicembre al sud (Luxor, Asswan). In primavera le temperature sono più elevate, ma le notti sono fresche; a volte però soffia il khamsin (vento del deserto).

Le coste del Mar Rosso:

precipitazioni scarse, elevata umidità, poca escursione termica fra giorno e notte. In estate quindi sia le giornate che le notti sono molto calde e umide, tranne quando soffia il khamsin. I periodi migliori sono sicuramente la primavera e l'autunno.

Il clima in Egitto , Egitto


Il clima in Egitto, Cosa mettere in valigia , La costa mediterranea:, Il Cairo, Le zone archeologiche, Le coste del Mar Rosso

Cosa mettere in valigia
Due sono i tipi di clima che caratterizzano l’Egitto: quello mediterraneo tipico della costa settentrionale e quello desertico nel resto del paese. Quando si decide di fare un viaggio in Egitto, occorre tenere presente che si potranno incontrare condizioni molto diverse:

La costa mediterranea:

l'inverno è mite e caratterizzato da piogge deboli o moderate. L'estate è caldo-afosa anche se mitigata dalle brezze marine. Nella zona del delta del Nilo l'umidità è sempre elevata. Perfetto il periodo che va da metà Maggio a metà Ottobre. Settembre in particolare è il mese migliore dal momento che il mare ha la temperatura più alta.

Il Cairo:

in estate le temperature sono più miti che nella zona desertica, ma l’umidità è maggiore anche se le precipitazioni sono molto scarse. In inverno, a causa dei venti settentrionali, possono esserci giornate molto fresche e nuvolose.

Le zone archeologiche:

il clima è desertico, con inverni miti e soleggiati e notti molto fresche o fredde. L’estate è torrida con temperature che di giorno possono raggiungere anche i 50° C. Meglio preferire il periodo che va da Novembre a Febbraio, anche se i mesi migliori in assoluto sono Novembre al nord (Il Cairo, El Giza) e Dicembre al sud (Luxor, Asswan). In primavera le temperature sono più elevate, ma le notti sono fresche; a volte però soffia il khamsin (vento del deserto).

Le coste del Mar Rosso:

precipitazioni scarse, elevata umidità, poca escursione termica fra giorno e notte. In estate quindi sia le giornate che le notti sono molto calde e umide, tranne quando soffia il khamsin. I periodi migliori sono sicuramente la primavera e l'autunno.

Legenda, La piana di Giza, Egitto


La piana di Giza

Giza (o el-Ghiza) è un pianoro roccioso alla periferia della città de Il Cairo che ospita una delle più importanti necropoli dell’antico Egitto.
Legenda:
1 - Piramide di Cheope
2 -Tempio funebre di Cheope
3 - Via cerimoniale
4 - Piramidi secondarie
5 - Necropoli occidentale
6 - Necropoli orientale
7 - Fosse delle barche solari
8 - Piramide di Khepren
9 - Piramide secondaria
10 - tempio funebre i Khepren
11 - Via cerimoniale
12 - Sfinge
13 - Tempio a valle di Khepren
14 - Tomba  regina Kentkaus
15 - Piramide di Mykerinos
16 - piramidi secondarie
17 - Tempio funebre Mykerinos
18 - Via cerimoniale
19 - Tempio a valle  Mykerinos

Il Cairo, Egitto

Il Cairo, Egitto

Il museo egizio: fortemente voluto dal governo egiziano nel 1835, è ospitato in un edificio neo-classico del 1900. Ospita una delle maggiori raccolte al mondo di reperti archeologici (circa 120.000) che spazia attraverso cinquanta secoli di storia egizia. Gioielli, sculture e collezioni di oggetti funerari tra le quali quelli appartenuti al Faraone Tut Ankh Amon.

Il villaggio faraonico: ricostruzione di un antico villaggio egizio con rappresentazione dello stile di vita originario della popolazione. All’interno del villaggio è anche possibile visitare un museo sui papiri.

Il Cairo faraonico: attualmente denominata Ain Shams è l’antica città di Iunu o Oun chiamata dai Greci Heliopolis “Città del sole”. Fondata sulla riva Ovest del Nilo nel 4225 A.C. fu culla delle prime scoperte astrologiche, mediche ed ingegneristiche. Dall’epoca dell’Antico Regno in poi fu il centro spirituale ed ecclesiastico dell’intero paese. Di questa città rimangono ora resti di un obelisco in granito fatto erigere dal re Senusert I. Un altro obelisco, facente parte dello stesso tempio del primo, si erge ora

Piramidi e Faraoni , Egitto


Piramidi e Faraoni , Egitto

Le dinastie attraversano oltre 3.000 anni di storia, dalla prima, che inizia con Narmer intorno al 3200 AC, all’ultima, la tolemaica, che termina con Cleopatra e la sua tragica fine nel 30 a.c

Chi erano i faraoni?

Faraone significa grande casa. Il faraone era una divinità a cui ci si poteva avvicinare solo prostrandosi. Tra i simboli che compaiono nelle raffigurazioni del faraone vi è il serpente cobra femmina  che rappresenta il dio sole. Cleopatra, alla fine del grande Egitto, sceglie il cobra come strumento con cui procurarsi la morte per evitare l’umiliazione della prigionia. Le piramidi sono straordinari monumenti funerari. Si trovano nella piana di Giza e furono costruite durante la IV dinastia, nel periodo compreso tra il 2630 e il 2510. La più imponente è quella di Cheope, seguono quella di Chefren, quarto faraone della IV dinastia e la più piccola, quella di Macerino, figlio o fratello di Chefren e quinto faraone della IV dinastia.

Come sono state costruite le piramidi?

Erodoto diffuse la leggenda, assolutamente priva di fondamento storico, che le piramidi furono costruite con gli sforzi inauditi degli schiavi e al prezzo di vite umane. Ma gli umili schiavi che lavorano sotto i colpi della frusta non sono nient’altro che un falso storico dal momento che in Egitto non v’era schiavitù. Chi ha costruito le piramidi, dunque, lo ha fatto dietro compenso e sotto la guida di grandi architetti che, tra l’altro, occupavano un posto particolarmente alto nella scala sociale del tempo.

La Sfinge

Sempre nella piana di Giza si trova la Sfinge, la gigantesca statua dalla testa umana e il corpo leonino. C’è chi sostiene che sia stata costruita nell’epoca di Chefren, di cui pare riprodurrebbe il volto, e chi dice che risalga addirittura al 10.500 a.c. L’astronomia offre una suggestiva risposta al perché di quella data.La Sfinge, infatti, ha la forma della costellazione del Leone e il sole sorgeva nella costellazione del leone nell’anno 10.500. Quell’anno, dunque, esattamente nel giorno dell’equinozio di primavera, la Sfinge, guardando, come guarda, verso est, vide sorgere, insieme al sole, se stessa.

Egitto, L'antico Egitto


Egitto, L'antico Egitto
Che cosa si intende per Egitto classico?
La civiltà dell’antico Egitto copre un arco temporale di 3.000 anni. Durante questo tempo è logico pensare che vi furono molti cambiamenti riguardo a ciò in cui gli egizi credevano e al modo di condurre le loro vite ma si può riconoscere un’unità di fondo nella loro religione, cultura e arte.

Questa unità di fondo che traspare dalla molteplicità dei monumenti, siti, tombe, mete famose da visitare è l’Egitto classico e il fatto che la civiltà occidentale getti qui le sue radici fa apparire questo, agli occhi di ogni uomo che lo guarda, il luogo straordinario che è.

Egitto, Egitto

Egitto, Egitto, Il deserto e le oasi, L'antico egitto, biografie dei faraoni, cartigli, religione, storia e dinastie

La Repubblica Araba d'Egitto è una vasta nazione dell'Africa nordorientale. Include la Penisola del Sinai, il che rende l'Egitto un paese che fa parte anche dell'Asia. La principale parte abitata del paese si estende ai lati del fiume Nilo. Il Nilo attraversa tutto il paese prima di sfociare nel Mar mediterraneo. Vaste aree dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e sono disabitate.
La capitale dell’Egitto è Il Cairo L'Egitto confina a nord con il Mar mediterraneo, a Est con il Mar Rosso, a Sud con il Sudan ed a Ovest con la Libia e il Ciad.

Il deserto e le oasi
Perché siamo così affascinati dal deserto?

Il deserto, come il mare, è un simbolo. Come tutti i simboli unisce: è male e bene allo stesso tempo: pericolo di perdersi e di morire ma, anche, occasione di ritrovarsi. Come ogni simbolo, rimanda un significato che muta con il mutare della percezione:
allo sguardo nichilista di Bertolucci il deserto si presenta come il correlativo oggettivo del nulla.
Nel deserto si rispecchia il nulla di cui è composta la vita, senza senso, dei protagonisti del suo Tè nel deserto. Per i Tuareg è l’occasione di ritrovare la propria anima (da un antico detto Tuareg: “Dio ha creato paesi ricchi d’acqua perché gli uomini ci vivano, i deserti perché vi trovino la propria anima”).

 Sahara in arabo significa nulla ma il deserto del Sahara è un nulla in movimento, per via del vento che spazza le dune, è un nulla colorato, per il mutare della luce che si riflette sulla sabbia e sulle formazioni rocciose , un nulla vario nell’alternarsi dei diversi paesaggi, dal deserto sabbioso (erg) al deserto pietroso (hamada) al deserto sassoso (reg), è un deserto abitato dalla vita di serpenti e scorpioni, coleotteri e lucertole e poi ratti canguro, volpi del deserto (fennec), gazzelle (dorcas)…

Anche l’uomo abita il deserto e lo coltiva nelle oasi.

Oasi è una parola greca che deriva dall’egiziano. La parola era già usata nell’Antico Regno come toponimo ad indicare una località specifica, probabilmente l’attuale oasi di Dakhla.

Il deserto e le oasi ci rimandano ai miraggi. Ma cosa sono i miraggi e perché si formano?

 Un miraggio è un fenomeno naturale di illusione ottica. Accade quando i raggi del sole attraversano una zona di aria particolarmente calda sottostante all’aria più fredda appena attraversata. Anche in Italia, nelle estati torride, capita di vedere in autostrada delle pozzanghere sull’asfalto lontano. Si tratta di un miraggio di tipo inferiore come quando, nel deserto, il cielo si riflette sulla sabbia e assume le sembianze di un lago. Esistono anche i miraggi di tipo superiore dove le immagini si formano all’altezza dell’occhio di chi guarda. Nel famoso fenomeno della fata morgana sono inclusi i miraggi superiori e inferiori e le immagini si presentano con i contorni allungati come pinnacoli.

egitto
L'antico egitto, biografie dei faraoni, cartigli, religione, storia e dinastie.

Egitto, Vita dell'Egitto antico


Egitto, Vita dell'Egitto antico
Una scena di transumanza
La vita nell'Egitto antico era molto legata al gruppo sociale a cui si apparteneva.
Il Faraone (termine che andrebbe utilizzato solo dalla sedicesima dinastia in poi) era al vertice di tutta la società. Tramite gli scribi il Faraone poteva controllare il buon funzionamento dell'economia del paese. Costoro, conoscendo la scrittura e la matematica, mantenevano in ordine i registri della produzione agricola consegnata al Faraone e calcolavano la parte spettante per ogni abitante dell'Egitto in base al lavoro svolto, alle necessità della famiglia, alla parte da destinare al magazzino per far fronte alle possibili carestie.
Il popolo era per la maggior parte dedito all'agricoltura. La fertilità del terreno permetteva diversi raccolti l'anno, ma durante il periodo delle esondazioni del Nilo gli agricoltori si impegnavano per la costruzione delle grandi opere, ad esempio le grandi piramidi, in cambio di un compenso.

Pesi e misure
Il sistema metrico decimale (metro, chilogrammo, ecc) è stato adottato in Egitto il 28 aprile 1891, ed è ampiamente usato. È rimasto in uso il feddan come unità per la misura della superficie dei terreni. Un feddan = 4.200 m2 = 1,038 acro = 0,42 ettari.

Egitto, Gastronomia


Egitto, Gastronomia
L'alimentazione nell'antichità
Essendo sconosciuto lo zucchero, per dolcificare si utilizzava il miele o, talvolta, il succo dei datteri.
Il sale veniva ricavato dai depositi del Wadi Natrun, nel deserto libico ed era usato principalmente come conservante per le carni.
L'olio veniva utilizzato per l'alimentazione, come unguento e per l'illuminazione ed era ricavato dai semi di varie piante, tra cui, principalmente, sesamo e ricino. Il più pregiato era ricavato dai gigli.
L'olio d'oliva era in gran parte importato dalla Siria, essendo insufficienti le piantagioni di olivi in Egitto.
Bevanda usuale, oltre l'acqua e i succhi di frutta, era la birra, che si otteneva facendo fermentare nell'acqua - e forse con datteri - pagnotte d'orzo. La birra aveva anche un valore rituale e faceva parte fissa delle offerte ai defunti ed alle divinità, insieme al pane e alle carni.
Il vino era conosciuto in Egitto dall'età più antica. I vigneti più antichi erano nel Delta, ma anche nelle oasi e in Nubia si coltivava la vite. Nella tomba di Tutankhamon furono trovate 26 giare di vino, ognuna con l'indicazione della data e del luogo di produzione, oltre al nome del produttore.

Egitto, Sport


Egitto, Sport
Il calcio egiziano ha la sua storia sin da oltre 100 anni. Il paese ospita molti tornei nazionali africani, come la Coppa d'Africa. La Nazionale di calcio egiziana si è aggiudicata per tre volte consecutive (2006, 2008 e 2010) la Coppa d'Africa e con un totale di 7 vittorie su 8 finali detiene il primato africano, nonostante non si qualificasse ad un campionato mondiale di calcio dal 1990.
Altri sport popolari in Egitto sono lo squash e il tennis. La nazionale di squash è nota per la sua accesa competizione nei campionati internazionali sin dal 1930. Amr Shabana è il giocatore più rappresentativo del Paese, 3 volte campione del mondo e miglior giocatore nel 2006.
Anche la nazionale di pallavolo detiene un record: ha partecipato campionato nazionale africano di pallavolo in tutte le 34 volte, vincendo per 5 volte consecutive il 1º posto (incluso il 2008), 5 volte il secondo, 4 volte il terzo e 2 volte il quarto. La squadra si è aggiudicata il 6º e il 7º posto nel 1995 e nel 1997 nel campionato mondiale maschile di pallavolo, e 2 volte il 6º posto alle Olimpiadi nel 1996 e nel 2000. La Nazionale di pallavolo femminile dell'Egitto ha vinto due volte il campionato africano e ha partecipato sia ai Mondiali che alla Coppa del Mondo.

Nel 2007, Omar Samra organizzò una spedizione per scalare il Monte Everest dal versante sud, con la partecipazione di Ben Stephens (Inghilterra), Victoria James (Galles) e Greg Maud (Sudafrica). La spedizione per l'Everest iniziò il 25 marzo 2007 e terminò dopo 9 settimane.

Egitto, Arte contemporanea


Egitto, Arte contemporanea
Nel panorama dell'arte contemporanea la città maggiormente attiva è la capitale, Il Cairo. Al glorioso passato faraonico si sta affiancando una generazione di giovani artisti locali con esperienze e contaminazioni internazionali, spesso supportata da residenti stranieri. Gallerie d'arte contemporanea, mostre, performance, centri culturali caratterizzano il panorama culturale e artistico della città. Tra i tanti, gli spazi più dinamici sono: The Townhouse gallery, il centro d'arte Contemporary Image Collective e il Darb1718.

Egitto, Ambiente


Egitto, Ambiente
Estremamente arido e principalmente desertico, eccezione fatta per le rive del Nilo che quando straripa deposita, nei campi circostanti, una sostanza molto fertile chiamata limo.

Egitto, Commercio estero


Egitto, Commercio estero
La bilancia commerciale egiziana è in passivo, anche perché le esportazioni riguardano solo il petrolio, il cotone e i datteri. Tuttavia il turismo internazionale è fonte di entrate valutarie, e così le rimesse degli emigrati.
L'Egitto esporta il proprio gas naturale ad Israele. Recentemente, una battaglia legale è in corso contro l'esportazione di gas naturale dall'Egitto a Israele. Una commissione di esperti, nominata dal tribunale egiziano che discute una petizione contro la tratta di gas, ha presentato una raccomandazione volta ad annullare la decisione del governo per l'esportazione di gas naturale ai vari paesi, tra cui Israele, ad un prezzo ridotto.

Egitto, Turismo


Egitto, Turismo
Il turismo, attualmente l'attività più importante del settore terziario, ripreso dopo gli attentati degli anni novanta, vede in Sharm el-Sheikh, Dahab, Hurghada e Marsa Alam i centri più importanti dove sono sorti numerosi alberghi e villaggi turistici con animazione turistica e internazionale. Il turismo è uno dei settori più importanti nell'economia egiziana . Più di 12,8 milioni di turisti hanno visitato l'Egitto nel 2008, fornendo un fatturato di quasi $ 11 miliardi. Il settore impiega circa il 12 per cento della forza lavoro in Egitto.
Le attrazioni turistiche celebre dell'Egitto sono i monumenti millenari per i quali la Valle del Nilo è famosa nel mondo. Principali tra essi sono le Piramidi e la Grande Sfinge di Giza , la Abu Simbel templi a sud di Assuan e del Tempio di Karnak e Valle dei Re, vicino a Luxor . Il Cairo vanta anche il Museo del Cairo e la moschea di Muhammad Ali Pasha e le zone costiere della penisola del Sinai sono molto popolari tra i visitatori.

Egitto, Trasporti


Egitto, Trasporti
Per approfondire, vedi la voce Trasporti in Egitto.
Strade: 64.000 km
Ferrovie: 8.600 km
Vie navigabili interne: 3.100 km
La navigazione interna (lungo il Nilo e canali ad esso collegati) è molto intensa. Il Canale di Suez, lungo 120 chilometri, è stato terminato nel 1869 e da allora costituisce una via di comunicazione di somma importanza strategica.
I trasporti su gomma sono sviluppati solo nella zona della valle del Nilo.

Egitto, Industria


Egitto, Industria
Grazie a petrolio e gas naturale l'industria energetica è abbastanza sviluppata. Sono importanti anche il settore siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del cotone. La zona più industrializzata è quella tra il Cairo ed Alessandria.
Nella città di 6th October City si sta sviluppando un forte polo industriale dedicato alla produzione automobilistica. Qui sono presenti molti gruppi industriali stranieri come Nissan, Mercedes-Benz, Suzuki e la tedesca BMW attraverso la Bavarian Auto.

Egitto, Lavoratori egiziani all'estero

Egitto, Lavoratori egiziani all'estero

La crisi finanziaria mondiale ha colpito anche l'Egitto. Secondo uno studio pubblicato dal Centro egiziano di studi economici, le autorità temono che circa mezzo milione di lavoratori egiziani perderà il posto di lavoro nei paesi del Golfo entro la fine del 2009.
Settore primario
La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente ma la Alta Diga non permette ormai più al Nilo di fertilizzare i terreni e di ottenere fino ai tre raccolti tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono diversificate a seconda della stagione:
Invernali (frumento e legumi).
Estive (cotone, canna da zucchero, riso, arachidi, sesamo, mais, papiro).
Autunnali (miglio e mais).

Egitto, Lavoratori egiziani all'estero

Egitto, Lavoratori egiziani all'estero

La crisi finanziaria mondiale ha colpito anche l'Egitto. Secondo uno studio pubblicato dal Centro egiziano di studi economici, le autorità temono che circa mezzo milione di lavoratori egiziani perderà il posto di lavoro nei paesi del Golfo entro la fine del 2009.
[modifica] Settore primario
La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente ma la Alta Diga non permette ormai più al Nilo di fertilizzare i terreni e di ottenere fino ai tre raccolti tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono diversificate a seconda della stagione:
Invernali (frumento e legumi).
Estive (cotone, canna da zucchero, riso, arachidi, sesamo, mais, papiro).
Autunnali (miglio e mais).

Egitto, Economia

Egitto, Economia


L'economia egiziana, prevalentemente agricola, nonostante il recente sviluppo delle attività industriali, e turistiche, era caratterizzata fino a qualche tempo fa da una pressoché assoluta staticità alla monocoltura del cotone che assoggettava, e in parte tuttora assoggetta, l'economia del paese alle fluttuazioni dei mercati internazionali.
Addetti all'agricoltura: 33%
Addetti all'industria: 22%
Addetti al terziario: 45%
Un recente rapporto del governo egiziano indica un aumento sostanziale delle entrate dello Stato nel corso del primo semestre dell'anno fiscale 2008-2009. Secondo i dati, i ricavi del Cairo ammontano a 128 miliardi di sterline egiziane (circa $ 25 miliardi di euro) - un aumento del 98,5% rispetto al precedente anno fiscale. La relazione inoltre ha indicato un aumento del 46,5% di acquisti fiscali ($ 5,7 miliardi), un 22% di aumento in tasse doganali ($ 1,35 miliardi). Turismo, insieme con i ricavi generati dal Canale di Suez, i trasferimenti di denaro da parte egiziana ai lavoratori all'estero, e il Gas e le esportazioni di petrolio, costituiscono per l'Egitto le entrate in valuta estera. Operazione Piombo Fuso a Gaza ha suscitato aspri sentimenti anti-Israele in Egitto, molte le intimazioni a tagliare i legami commerciali con lo Stato ebraico. Tuttavia, le organizzazioni del mercato egiziano non hanno ceduto alle pressioni e non hanno istituito il boicottaggio. Secondo dati egiziani, gli scambi commerciali tra Israele ed Egitto nel 2008 sono stati stimati di circa quattro miliardi di dollari, esclusi il gas e la benzina.
Una grande risorsa per l'economia locale è il turismo, perché l'Egitto dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più importanti al mondo ed ha anche grandi risorse ambientali, come la barriera corallina del Mar Rosso. Nonostante la minaccia del terrorismo, il settore turistico si sta espandendo rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti stranieri all'anno, motivo per cui alcuni archeologi hanno richiesto la chiusura del sito archeologico di Luxor. I turisti provengono principalmente dall'Europa e prediligono destinazioni come Il Cairo (piramidi e museo archeologico), la stessa Luxor, le località balneari di Sharm el-Sheikh, Hurghada e Marsa Alam oppure preferiscono fare una crociera sul Nilo che, generalmente, dura una settimana.

Egitto, Situazione dei diritti umani


Situazione dei diritti umani
Nonostante la crescente libertà del dibattito politico ed elettorale, secondo le organizzazioni umanitarie internazionali Amnesty International, Human Rights Watch e Freedom House l'Egitto è da considerarsi non libero, per le persistenti violazioni dei diritti umani - in particolari nei confronti delle donne, degli omosessuali e delle minoranze religiose.
Come da informazioni dell'USAID nel 2005 il 96,4 % delle bambine egiziane tra i 10 e i 14 anni di età avevano subito una mutilazione dei genitali[8]; una statistica dell’UNICEF indica, con riferimento al 2003, una percentuale del 97,0 % per le donne tra i 15 e i 49 anni di età[9]; l’Egitto è, quindi, lo Stato con il più alto tasso al mondo di mutilazione dei genitali femminili.

Egitto, Questione democratica

Egitto, Questione democratica

Questione democratica
Dopo gli anni in cui Gamal ʿAbd al-Naser aveva governato in modo sostanzialmente autoritario e repressivo verso ogni forma di opposizione, in cui l'Egitto aveva perso due guerre contro Israele e in cui gli sforzi economici del Presidente avevano raccolto risultati assai contraddittori: fallimento del piano d'industrializzazione ma costruzione dell'Alta Diga di Aswān, con benefici risultati nel campo della produzione di energia elettrica e nell'agricoltura ma con riflessi negativi non indifferenti d'impatto ecologico sull'ambiente, l'Egitto con Anwar al-Sadat iniziò un lunghissimo processo di apertura (infitāh, "apertura" fu il termine per l'appunto usato) politica ed economica che solo con molto ottimismo può essere considerato un processo di democratizzazione.
L'Egitto gode di assai maggiori simpatie in Occidente, non solo grazie al suo ritorno a un'economia di mercato (per quanto caratterizzata da fortissimi fenomeni di corruzione e da una quasi assoluta mancanza di regole e di reale concorrenza) a fronte di un passato del tutto dirigistico, ma grazie all'inattesa apertura verso Israele dopo la guerra scatenata da Sadat nel 1973, che condurrà al suo formale riconoscimento dello Stato ebraico.
L'abbandono dell'alleanza con l'URSS e l'avvio di una sostanziosa intesa con gli USA costituiscono fondamentali momenti della nuova strategia politica internazionale di Sadāt, di fatto proseguita anche dal suo successore Hosni Mubarak e comprovata dalle posizioni dell'Egitto contro il cosiddetto fondamentalismo islamico, soprattutto dopo l'11 settembre 2001 e le guerre contro l'Iraq e il regime di Saddam Husayn.
Il regime egiziano - caratterizzato anche con Sadat da un forte autoritarismo e da forme sostanziali di "culto della personalità" - mostra nondimeno un notevole grado di stabilità, che in varia misura ha agevolato gli investimenti stranieri e il turismo. Essa tuttavia è messa in qualche modo a repentaglio dalla mancanza di un vice-Presidente della Repubblica in grado di succedere senza scossoni a Mubārak e dalla volontà decisa di quest'ultimo di chiamare ai posti di maggior responsabilità suo figlio Gamāl, sul quale non mancano di appuntarsi le critiche dell'opposizione liberale e sul quale non s'è comunque mai espressa la classe militare che guida ininterrottamente il Paese dal 1952 e che tuttora esprime quasi il 50% dei ministri.
Rimane fortemente ambigua la politica liberalizzatrice del regime di Mubārak perché, se da un lato sono stati autorizzati nuovi partiti politici non in linea con la guida del partito egemone cui appartiene il Presidente (tra i quali spicca quello dei Fratelli Musulmani, con una sua sostanziosa presenza parlamentare), vari ostacoli - considerati all'estero pretestuosi - sono stati frapposti all'espletamento di una loro libera opposizione, col ricorso a misure detentive irrogate da una magistratura spesso ligia ai voleri presidenziali e che, per accontentare i sentimenti "fondamentalistici" non evita di avviare all'occorrenza pesanti azioni giudiziarie contro i più attivi critici del modo di operare islamista.
Difficile giudicare il grado di democrazie del regime scaturito dal colpo di Stato del 1952. Se infatti il sistema politico è attualmente caratterizzato dal multipartitismo, troppi sono ancora i vincoli frapposti all'espressione davvero libera della critica. Le elezioni sono caratterizzate da sostanziosi episodi di condizionamento diretto e indiretto del voto, specie nella ampie aree rurali dove dominano le figure dei dirigenti locali del partito al potere e dove è legge l'autorità dei capi tradizionali, senza contare che il sistema elettorale viene modificato ad ogni elezione senza che se ne dia opportuna notizia a tutto il corpo elettorale. Poi c'è la questione dei candidati indipendenti, capaci per diversi motivi di sconfiggere i candidati di regime ma che, dopo le elezioni, vengono inglobati nel partito di regime, garantendo la maggioranza a Mubārak.

Egitto, Politica

Egitto, Politica

Politica
Sia sul piano della politica interna, in particolare per quanto concerne l'assetto economico, sia su quello della politica estera, l'Egitto ha assunto, negli ultimi decenni, posizioni molto variegate e non sempre coerenti.
Il sistema politico egiziano è multi-partitico, ma con un partito dominante, il Partito Nazionale Democratico (الحزب الوطنى الديمقراطى al-Hizb al-Watanī al-Dīmuqrātī ), fondato nel 1978 dal presidente Sadat, oggi guidato dal presidente Mubarak e membro dell'Internazionale Socialista.
Alle elezioni legislative dell'ottobre-novembre 2000 il PND ottenne 353 seggi su 444; un'altra trentina si avvicinò dopo le elezioni al PND; i partiti di opposizione di tipo occidentale non ottennero più di 15 seggi, mentre gli indipendenti riconducibili ai Fratelli Musulmani furono 17 e gli altri indipendenti (notabili locali) 27.
Alle elezioni legislative del novembre-dicembre 2005 il PND ottenne 317 seggi, contro gli 88 indipendenti riconducibili ai Fratelli Musulmani, i veri vincitori delle elezioni. Come terza forza, con 6 seggi, si è confermato il Nuovo Partito Wafd (حزب الوفد الجديد Ḥizb al-Wafd al-Jadīd ), erede dal 1983 del Wafd ("Delegazione"), tradizionale partito del nazionalismo liberale dissolto nel 1952. Dal Wafd si era scisso a ottobre 2004 il Partito del Domani (حزب الغد Hizb el-Ghad ), liberal-democratico, che ha ottenuto 1 seggio.
Mohammed Hosnī Mubārak è presidente dal 14 ottobre 1981, data dell'assassinio del presidente Mohammed Anwar El-Sadat; è stato eletto al suo quinto mandato nel settembre 2005, nella prima elezione presidenziale pluralistica, con l'88,6% dei voti (Ayman Nur del Ghad ottenne il 7,3%, Numan Gumaa del Wafd il 2,9%). I votanti furono però solo il 23% degli elettori.
Ahmad Nazif ha assunto la carica di primo ministro il 9 luglio 2004, in seguito alle dimissioni di Atef Ebeid, in carica dal 1999.
Oltre 50 anni dopo la rivoluzione dei Liberi Ufficiali (23 luglio 1952), alla fine di febbraio 2005, Mubarak annunciò a sorpresa la revisione della legge elettorale presidenziale in senso pluralistico. Tuttavia, anche la nuova legge rende estremamente difficili le candidature e favorisce la rielezione del presidente uscente. Ayman Nur, del Ghad, fu la vittima più nota di tale processo.[6] Peraltro, anche riguardo alle elezioni presidenziali e parlamentari del 2005 si levarono accuse di violenze pubbliche e private contro gli oppositori e di brogli a favore del partito di governo. Meno del 25% dei 32 milioni di elettori registrati votò nel 2005.
Il 19 marzo 2007 il Parlamento approvò 34 emendamenti alla Costituzione, ma l'opposizione non partecipò al voto; gli emendamenti miravano a:
proibire che i partiti usino la religione come fondamento dell'attività politica;
consentire una nuova legge anti-terrorismo, sostitutiva dello stato di emergenza vigente dal 1981, concedendo alla polizia ampi poteri di arresto e sorveglianza;
attribuire al presidente il potere di sciogliere il parlamento;
terminare il controllo giudiziario sulle elezioni.
Il referendum vide la partecipazione del 27% dell'elettorato: il 27 marzo si annunciò che il 75,9% dei votanti aveva approvato gli emendamenti. Ciò avrà per conseguenza una più efficiente repressione dell'islamismo.
A seguito delle Sommosse popolari in Egitto del 2011, il 12 febbraio 2011, il Presidente Mubarak si è dimesso; il primo ministro Ahmed Shafik, da lui nominato, è rimasto in carica fino al 3 marzo 2011: giorno in cui si è insediato il nuovo primo ministro ʿIssām Sharaf[2], scelto dal Consiglio supremo delle forze armate, per traghettare l’Egitto al referendum sugli emendamenti alla costituzione e alle elezioni presidenziali e legislative che daranno un volto nuovo al paese.
La politica estera è moderata e in genere filo-occidentale dagli anni 70. L'Egitto ha considerevole influenza nel Medio Oriente e in Africa. Ospita al Cairo il quartier generale della Lega Araba e media spesso i conflitti interarabi. Come primo paese arabo a far pace con Israele (1979) assume spesso il ruolo di mediatore fra quest'ultimo e gli arabi. Dal 1991 al 1996 fu segretario generale delle Nazioni Unite l'ex vice-primo ministro egiziano Boutros Boutros-Ghali.

Egitto, Sistema sanitario


Egitto, Sistema sanitario
L’Egitto sta attraversando una fase di transizione demografica ed epidemiologica che impatta sensibilmente tanto sulle dimensioni quanto sullo stato sanitario della popolazione.
La spesa sanitaria del Paese è peraltro piuttosto modesta, sia considerando la quota di spesa pubblica allocata per la salute, sia in riferimento alla spesa globale come percentuale del PIL nazionale, e il plafond a disposizione del Ministero della Sanità e della Popolazione (MOHP) ammontava nel 2001 a solo il 3,3% dell’intero budget governativo (in crescita peraltro rispetto al 2,2% registrato nel 1996).
Il sistema di finanziamento sanitario egiziano mostra attualmente delle notevoli inefficienze e disuguaglianze sistemiche che nel limitano considerevolmente l’efficacia complessiva. Tali disuguaglianze sono evidenti sotto diversi punti di vista: fasce di reddito, genere, distribuzione geografica (rurale e urbana, e tra i vari governatorati) e risultati in campo sanitario.
La Costituzione del 1952 ha proclamato l’assistenza sanitaria gratuita diritto basilare di tutti gli egiziani, e il Governo è l’unico fornitore e finanziatore dell’intera sanità primaria e preventiva e di gran parte dell’attività di cura ospedaliera in Egitto, anche se negli ultimi due decenni i limiti di budget del Governo si sono tradotti in una spesa per la sanità relativamente stagnante.
La spesa per la primary health care (PHC) e la medicina preventiva ha registrato negli ultimi anni un significativo incremento (oltre l’80% tra il 1996 e il 2001), e costituisce il 44% dell’intera spesa del MOHP (tra le sedi centrali e i governatorati). Ciò indica la particolare attenzione del MOHP per la prevenzione e la primary health care intese come “sentinelle” della sanità in Egitto. Un ampio network di strutture deputate alla PHC (per un totale di circa 4.500) è suddiviso su tutto il territorio nazionale.
Il settore pubblico in Egitto non è in grado di offrire tutti i servizi sanitari necessari a causa del continuo aumento dei relativi costi. L’intenzione è quindi quella di costruire un modello ibrido, sia pubblico che privato, con lo scopo di incoraggiare gli investimenti nel settore privato laddove le condizioni di mercato locali lo consentano.
Nonostante il Governo sia fortemente impegnato nel fornire la necessaria assistenza sanitaria alle fasce meno abbienti e meno privilegiate della popolazione, il sistema sanitario egiziano può contare su un ampio spettro di provider sanitari, in competizione fra loro ma spesso reciprocamente complementari, il che consente agli utenti una certa libertà di scelta nell’individuazione della struttura più adatta alle proprie esigenze cliniche e disponibilità economica.
Le principali caratteristiche strutturali del sistema sanitario egiziano sono il controllo centralizzato, un’infrastruttura estesa, la responsabilità dello Stato nei confronti della cura di tutti gli individui, e il diffuso coinvolgimento dello Stato nel settore farmaceutico, ma ve ne sono anche altre (fonti multiple di finanziamento e distribuzione, sia pubbliche che private, e una limitata sorveglianza del Governo sul settore privato) più tipiche dei sistemi basati sul mercato “aperto”. Un simile sistema, assai complesso, presenta necessariamente importanti punti di forza e di debolezza derivanti dalla sua continua evoluzione.
Il Governo egiziano ha pertanto ritenuto opportuno dare avvio a una massiccia ristrutturazione del settore sanitario. Tale riforma è stata ritenuta necessaria poiché il MOHP e i suoi partner principali hanno registrato una certa frammentazione nella fornitura dei servizi e una bassa qualità dei servizi di PHC, certamente il maggior ostacolo alla realizzazione di una copertura sanitaria appropriata del Paese.
Quanto alla distribuzione del “peso complessivo” delle malattie (burden of diseases), essa è passata da un’iniziale (per così dire “fisiologica”) predominanza delle patologie infettive e da parassita a un differente schema di mortalità nel quale principale causa di morte sono attualmente le malattie cardiovascolari (45% nel 1991, rispetto al 12% registrato nel 1970). Di fatto, l’Egitto si trova a dover fronteggiare un “peso” delle malattie in qualche misura “sdoppiato”, nel quale per così dire convivono gli schemi di mortalità e morbilità tipici dei Paesi in via di sviluppo con quelli determinati dalla modernizzazione.
Circa la metà della forza-lavoro sanitaria dell’Egitto è impiegata presso il MOHP; esso però non dispone di un piano nazionale di gestione delle risorse umane: pur potendo contare su un database computerizzato del personale, non lo utilizza tuttavia per la pianificazione dei bisogni futuri. Pertanto il numero, la distribuzione e la capacità professionale della forza-lavoro sanitaria non corrisponde alle reali necessità sanitarie dell’Egitto (l’eccedenza di medici è impressionante: ci sono infatti attualmente più di due medici per ciascun posto letto ospedaliero).
Ci sono poi notevoli disuguaglianze nel numero di risorse umane disponibili nelle varie regioni: l’Alto Egitto è ad esempio abbastanza mal servito, e nei governatorati rurali la presenza di medici delle varie specialità è ben inferiore a quella dei governatorati urbani, senza considerare che, solitamente, la maggior parte dei medici delle zone rurali sono neolaureati, e spesso mancano di un’esperienza clinica adeguata alle necessità sanitarie locali. Tutto ciò, indubbiamente, contrasta con lo schema della situazione sanitaria del Paese: sono infatti normalmente le fasce più povere che avrebbero bisogno di un più elevato rapporto numerico fra personale sanitario e popolazione residente, e non viceversa, come invece accade.
La qualità tecnica dei professionisti sanitari resta poi inadeguata in diverse aree del Paese, l’applicazione delle procedure asettiche di base non è per nulla ottimale, a causa della loro complessità e molteplicità le registrazioni mediche sono spesso incomplete e in accurate, così da rendere difficile la continuità nelle cure, inoltre le procedure standard non sono molto utilizzate e il controllo di routine della qualità tecnica è insufficiente. Inoltre, vi sono seri problemi con un’eccessiva prescrizione e utilizzazione di servizi sanitari non indispensabili, il che evidenzia l’assoluta necessità di un controllo sulle prescrizioni di medicinali e sulle procedure dei consulti medici.
Per quel che riguarda l’aggiornamento professionale di tutte le categorie degli operatori sanitari, esso risulta frammentario e privo di coordinamento e fra i medici (un’alta percentuale dei quali ha peraltro una formazione di tipo specialistico), più che un requisito, resta sostanzialmente una scelta individuale.
Infine, gran parte dei medici del settore pubblico lavorano anche privatamente (sono autorizzati a utilizzare le strutture pubbliche per le loro visite al di fuori dell’orario di lavoro ufficiale, e la mancanza di una chiara distinzione fra la pratica medica pubblica e quella privata è spesso fonte di scarsa disciplina nella categoria), guadagnando mediamente oltre l’80% del loro reddito dalla pratica privata.

Egitto, Città principali

Egitto, Città principali

Abu Simbel
Abydos
Alessandria d'Egitto
Al-Minya
al-Arish
Assuan (Aswan)
Asyut
Banha
Beni Suef
Bilbays
Dahab
Damanhur
Damietta
Dendera
Edfu
El Alamein
El Mahalla
el-Kubra
Faiyum
Giza
Hurghada
Il Cairo
Ismailia
Kafr el-Dawar
Kafr el-Sheykh
Karnak
Kom Ombo
Luxor
Mallawi
Mansura
Marsa Alam
Mit Ghamr
Philae
Port Safaga
Porto Said
Qena
Saqqara
Sharm el Sheikh
Shibin El Kom
Shubra El-Khema
Siwa
Sohag
Suez
Tanta
Zagazig

Egitto, Suddivisione amministrativa


Egitto, Suddivisione amministrativa
Per approfondire, vedi la voce Governatorati dell'Egitto.
L'Egitto ha cinque livelli amministrativi al di sotto dello Stato.
Dall'aprile 2008 l'Egitto è diviso in 29 muhāfaza, o governatorati. In genere i Governatorati prendono il nome dalla città principale. Ogni Governatorato è retto da un governatore che viene designato dal presidente della repubblica.
Elenco dei Governatorati dell'Egitto

Egitto, Ordinamento dello stato

Egitto, Ordinamento dello stato

L'Egitto è una repubblica dal 18 giugno 1953; si auto-definisce una repubblica araba e socialista. La Costituzione organizza il potere politico secondo un sistema semi-presidenziale multi-partitico con bicameralismo asimmetrico (la Costituzione vieta i partiti su base confessionale).
Il potere esecutivo è diviso tra il Presidente e il Primo Ministro. Tuttavia, in pratica, il potere esecutivo è fortemente concentrato nel Presidente, che dal 1952 al 2005 è stato eletto in consultazioni popolari con un solo candidato.

Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento bicamerale:
Assemblea del Popolo (Majlis al-Shaʿb), composto da 454 deputati eletti a suffragio universale diretto ogni 5 anni, 400 con sistema proporzionale, 44 in collegi uninominali e non più di 10 nominati dal Presidente. Il Parlamento può sfiduciare il governo.
Consiglio Consultivo (Majlis al-Shūra), composto di 264 consiglieri, per 2/3 eletti direttamente e per 1/3 nominati dal Presidente per un mandato di 6 anni (con rinnovo di metà consiglio ogni 3 anni). Il Consiglio, creato nel 1980, ha poteri limitati: in caso di disaccordo fra i due rami, l'Assemblea ha l'ultima parola.
Il potere giudiziario è costituzionalmente indipendente (con al suo vertice la Suprema Corte Costituzionale) e durante le presidenze Mubārak ha dimostrato anche una crescente indipendenza di fatto. Il diritto è di tipo codicistico (civil law), salvo per le questioni matrimoniali e di stato personale, dove vige il diritto religioso (coranico o canonico).

Storia dell'Egitto , Storia , Egitto

Storia dell'Egitto , Storia , Egitto
Il clima egiziano si presenta di tipo desertico su quasi tutto il Paese, eccezione fatta per la zona mediterranea dove esso è più temperato (sebbene notevolmente più secco rispetto alla media). Gli inverni sono miti, anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche, e le temperature raggiungono molto facilmente i 43-45 °C, con punte di oltre 50 °C in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile la calura. Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne sahariane, dove può non piovere per molti mesi.

Questo stato di cose proseguì fino al 1952 quando il 23 luglio un colpo di Stato dei Liberi Ufficiali del generale Muhammad Naguib e del colonnello Gamāl ʿAbd al-Nāṣer (Nasser) proclamò la repubblica, deponendo la dinastia fondata da Mehmet Ali e imponendo pochi anni dopo il definitivo ritiro delle truppe britanniche dalla zona del Canale e dalle basi militari che ancora gestiva. Nel 1956 cessò il condominio anglo-egiziano sul Sudan, che conseguì la piena indipendenza.
Il 23 giugno 1956 Gamāl ʿAbd al-Nāṣer viene eletto Presidente della Repubblica, ed il 26 luglio decreta la nazionalizzazione del Canale di Suez, ponendo termine al controllo franco-britannico, e bloccando, di fatto, questa importante via di comunicazione. La situazione precipita nel mese di ottobre; a seguito di attacchi terroristici nelle zone di confine, infatti, il 20 ottobre, Israele invade il Sinai, e punta sul Canale di Suez; il 29 ottobre 1956, truppe britanniche e francesi occupano la zona del Canale, il 31 ottobre bombardano Il Cairo e il 5 novembre occupano Porto Said. Il 6 novembre l'Unione Sovietica intima ad Israele, Francia e Regno Unito, di interrompere le ostilità verso l'Egitto, minacciando un intervento diretto nel conflitto, ed anche gli Stati Uniti premono sugli alleati per porre fine al conflitto.

Il cessate il fuoco entra in vigore l'8 novembre, ed il 15 dello stesso mese truppe di pace dell'ONU giungono nella zona. L'intero Egitto fu così affidato alla nuova classe dirigente espressa dai "Liberi Ufficiali".
Il successivo mancato finanziamento del progetto dell'Alta Diga di Aswān da parte della Banca Mondiale fu una delle cause dell'avvicinamento dell'Egitto, governato da Gamāl ʿAbd al-Nāṣer, all'URSS. Nel 1967 scoppia la "Guerra dei sei giorni" (vedi Conflitti arabo-israeliani), e il 28 settembre 1970 muore Nasser. Gli succede il vice presidente, Anwar al-Sādāt, che, nel 1973 sferra una nuova offensiva verso Israele, e che sarà ucciso il 6 ottobre del 1981 in un attentato fondamentalista. Gli succede Ḥosnī Mubārak. Dopo un trentennio di presidenza, continuamente reiterata grazie a opportune modifiche costituzionali, 18 giorni di proteste, accompagnate dall'uccisione di oltre 800 egiziani, Hosni Mubarak si dimette venerdi 11 febbraio 2011.

Identità in Egitto

Identità

La valle del Nilo fu sede di una delle più antiche civiltà del mondo, con lingua e religione proprie, che durò per tre millenni. Dopo il 343 a.C. l'Egitto cadde sotto una serie di dominazioni straniere (Ellenismo, Impero Romano, Impero Bizantino, Arabi, Mamelucchi, Impero ottomano, Impero britannico), ciascuna delle quali lasciò la sua impronta sulla cultura locale. L'identità egiziana è evoluta in questi due millenni facendo spazio a due nuove religioni (Cristianesimo e Islam) e ad una nuova lingua, l'arabo e il suo discendente orale, l'arabo egiziano.
La misura in cui i singoli egiziani si identificano con ciascuno strato della storia della nazione, che ne articola l'identità collettiva, può variare. Le questioni identitarie sono emerse negli ultimi duecento anni, quando l'Egitto mirò a liberarsi da ogni occupazione straniera, sotto forma di tre ideologie principali:
il nazionalismo egiziano, etno-territoriale e spesso liberale, il primo a svilupparsi, già nel XIX secolo, e dominante fra gli intellettuali e gli attivisti anti-colonialisti fino ai primi decenni del XX secolo[3];
il nazionalismo arabo o panarabismo, laico e a volte con venature socialiste, che appare alla fine del XIX secolo in funzione anti-turca e raggiunge il culmine nell'era di Gamal Abdel Nasser;
l'islamismo politico-religioso, sorto all'inizio del XX secolo, specie con i Fratelli Musulmani, e in continua crescita a livello popolare, ma sempre escluso dal potere politico.

Popolazione in Egitto


Popolazione in Egitto
La popolazione è quasi totalmente araba, i Berberi sono pochi e vivono nelle oasi del deserto. Data la vastità del territorio desertico, la densità media è bassa.
Demografia
L'Egitto, con all'incirca 80 milioni di abitanti secondo stime recenti[2] è lo Stato più popoloso del Vicino Oriente e il secondo Stato più popoloso dell'intera Africa. Il 70% della popolazione è concentrato lungo il corso del Nilo, nell'area del suo delta e nell'area intorno al canale di Suez. Agli Egiziani urbanizzati, residenti nella megalopoli del Cairo e nella metropoli di Alessandria, si contrappongono gli egiziani rurali (fellahin). La popolazione totale e l'urbanizzazione sono molto aumentate nel XX secolo, grazie ai progressi sanitari e alla rivoluzione verde.
Etnie
Quello degli Egiziani è il gruppo etnico dominante del paese, che comprende il 94% della popolazione.
Fra le minoranze etniche si contano:
le tribù arabe di Beduini nei deserti a est del Nilo e nel Sinai;
i Berberi (Amazigh) dell'oasi di Siwa nel Sahara a ovest del Nilo;
le antiche comunità di Nubiani dell'alto Nilo;
le comunità tribali di Beja nell'estremo sud-est;
i clan Dom del Delta del Nilo e del Fayum.
L'antichissima e vivacissima comunità ebraica è virtualmente scomparsa per emigrazione tra il 1948 e il 1962, anche se dopo la pace con Israele molti tornano in visita ai siti storici e archeologici delle principali città.
L'Egitto ospita anche un numero imprecisato di rifugiati politici:
circa 70.000 palestinesi, storicamente i primi, qui dal 1948;
circa 150.000 iracheni, giunti a partire dai primi anni 90;
oltre 200.000 rifugiati sudanesi, giunti negli ultimi anni.
Lingue
L'arabo è la lingua ufficiale del Paese.
Il francese e l'inglese sono due lingue storicamente diffuse in Egitto nel mondo della cultura e nei commerci. L'Egitto prende parte all'Organizzazione internazionale della Francofonia.
Religioni
Per approfondire, vedi la voce Religioni in Egitto.
Quasi il 90% della popolazione è di fede musulmana; del rimanente il 10% sono cristiani copti; esistono piccolissime minoranze di ebrei (resto di una antichissima comunità fiorente fino alla metà del XX secolo) e di bahá'í.

Clima dell'Egitto

Clima dell'Egitto
Il clima egiziano si presenta di tipo desertico su quasi tutto il Paese, eccezione fatta per la zona mediterranea dove esso è più temperato (sebbene notevolmente più secco rispetto alla media). Gli inverni sono miti, anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche, e le temperature raggiungono molto facilmente i 43-45 °C, con punte di oltre 50 °C in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile la calura. Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne sahariane, dove può non piovere per molti mesi.

Geografia dell'Egitto

Geografia dell'Egitto

L'Egitto è bagnato a nord dal Mar Mediterraneo, e a est dal Mar Rosso; confina a est con Israele, a sud con il Sudan e a ovest con la Libia. La regione di confine con il Sudan lungo il Mar Rosso, il cosiddetto Triangolo di Hala, è contesa dal Sudan. La parte ovest dell'Egitto è occupata dal deserto libico.
[modifica] Idrografia
L'Egitto ha pochissimi fiumi. Il Nilo è il più importante dell'Egitto, é uno dei fiumi più lunghi del mondo (secondo le misurazioni, si contende il primato di lunghezza col Rio delle Amazzoni). Esso nasce dai Grandi Laghi africani, nella zona centrale del continente, e nel suo ultimo tratto attraversa da sud verso nord la parte orientale dell'Egitto. Il Nilo è stato di vitale importanza per il fiorire delle antiche civiltà, e lo è ancor oggi poiché è una fonte inesauribile di acqua per l'irrigazione dei campi. Senza di esso l'Egitto sarebbe un'isolata landa desertica senza vita, poiché si trova su uno dei territori più aridi del deserto sahariano, il Deserto Libico, poverissimo di oasi.


Etimologia , Egitto

Etimologia , Egitto
Miṣr, il nome arabo e ufficiale del moderno Egitto, è una parola di origine semitica. In accadico il sostantivo miṣru significa "frontiera, territorio"; maṣartu ha il significato di "guardia, sentinella, frontiera" e il verbo muṣuru "stabilire una frontiera".
L'antico nome egizio del paese, "terra nera", è dovuto al fertile terreno nero depositato dalle piene del Nilo, distinto dalla "terra rossa", il deserto (deshret). Il nome è diventato keme in una fase successiva della lingua copta.
Il nome italiano "Egitto" deriva dalla parola latina Aegyptus che a sua volta viene dal greco Αίγυπτος, Aìgyptos. Il nome greco potrebbe ancora essere una derivazione dall'egiziano antico Hwt k3 Pth, "casa del Ka di Ptah", nome di un tempio del dio Ptah a Menphi.
Nel periodo egizio il termine più usato, soprattutto nelle titolature ufficiali, fu t3wy traducibile come Le Due Terre, termine indicante l'unione del Basso e dell'Alto Egitto.

Egitto

Egitto

La Repubblica Araba d'Egitto (arabo: جمهوريّة مصر العربيّة, Jumhūriyya Misr al-ʿArabiyya ascolta, dove con مصر, Miṣr, si intende l'Egitto) è uno Stato del Nord Africa. Include la Penisola del Sinai, il che rende l'Egitto un paese che fa parte anche dell'Asia. La principale parte abitata del paese si estende ai lati del fiume Nilo. Vaste aree dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e sono disabitate.
L'Egitto confina ad ovest con la Libia, a sud con il Sudan, a nord-est con Israele e la Striscia di Gaza ed è bagnato ad est dal Mar Rosso e a nord dal Mar Mediterraneo. La capitale è Il Cairo.